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I falò d'agosto |
Scritto da salvatore |
Mercoledì 29 Settembre 2010 05:50 |
I falò d’agosto - 14 Agosto 2001 – ore21,00 La Notte dei Falò nasce come rito propiziatorio nel XVII secolo. E’ la Festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e della comunità contadina. I primi falò venivano accesi per scacciare la peste, che nel 1656 solo a Nusco fece registrare ben 1200 vittime. In tutto il Regno di Napoli, alla fine del XVII secolo, veniva distribuito il pane di Sant’Antonio, preparato con la parte più pura del grasso di un maiale in tenera età. Si trattava di una sorta di unguento per curare l’infezione da Herpes Zoster, detto il “fuoco di Sant’Antonio”. I falò venivano quindi accesi per purificare i luoghi ma anche i corpi, invocando le virtù taumaturgiche di Sant’Antonio. Fuoco: distruzione e rigenerazione Tanti sono i miti e leggende in Sicilia legati al fuoco (Empedocle, I Fratelli Pii). Ciò non è un caso, ed è dovuto sia alla difficile convivenza tra i suoi abitanti e l'Etna, il cui fuoco, creatore e distruttore, ha per secoli incarnato l'eterna battaglia tra Bene e Male, sia al valore del fuoco inteso come elemento di purificazione e di rinascita, e perciò presente negli antichi riti, in occasione di solstizi ed equinozi, giunti sino a noi in forma cristianizzata. Al fuoco distruttore, precedentemente citato (Mascali e Rosemarine) si abbina il fuoco rigeneratore legato al solstizio d'inverno, e alla nascita del Bambino Gesù. I romani anticamente offrivano fiaccole e candele accese a Saturno nel mese di dicembre, in occasione del solstizio d'inverno (i Saturnali), per ringraziarlo di avergli insegnato la coltivazione dei campi. Oggi quest'usanza, cristinanizzata, vige ancora. La notte di Natale si accendono nelle Piazze, davanti alle Chiese, i falò, le vamparigghie, x riscaldare il Bambino Gesù. I fedeli assistono e cantano accompagnati dalla banda (Barrafranca), o dal suono della cornamusa (Piazza Armerina). Nella zona etnea i falò sono detti zucchi (dai grossi ceppi di legno usati per accenderli) e la festa natalizia è detta zuccata. Anche a Messina c'è il rito dello zucco, ma i falò nn vengono accesi di fronte alle Chiese, ma nelle sciumare, nei corsi asciutti dei fiumi, per propiziare l'abbondanza d'acqua. Una curiosità: a Siracusa il fuoco ha carattere esoterico. Il falò non viene acceso per Natale, ma la notte di Capodanno, utilizzando tronchi di arancio o limone, le cui fragranze aromatiche sprigionano molto fumo che si eleva in cielo. I fedeli lanciano tra le fiamme incenso (simbolo del cammino dell'anima verso il cielo. Rappresenta le preghiere elevate alla divinità, ed è tipico delle religioni orientali, solo in un secondo tempo fu usato dai cristiani), zucchero e sale, noto sin dall'antichità per le sue caratteristiche divine. Era usato infatti sia nei riti di espiazione che in quelli di purificazione. La vigilia del ferragosto, dunque, vede l’organizzazione di grandi falò che hanno lo scopo di scacciare le forze del male che si aggirano e di ritardare l’arrivo della nuova stagione. l giorno successivo, il 15 agosto, in tutta la Sicilia si festeggia con grandi cerimonie la “Festa della Madonna Assunta” con antiche cerimonie che trovano riscontro nell’antico proverbio “Austu e riustu è capu d’invernu” (trascorso il mese di agosto, è l’inizio dell’inverno). La festa rappresenta il momento in cui l’estate si avvia al suo declino e il fuoco raffigura uno dei momenti principali della purificazione. Altrettanto importante è l’acqua, per questo si ha la consuetudine di organizzare i falò in spiaggia e accorrere in massa al bagno di mezzanotte, di valore purificatore e propiziatorio. Il culto dell’Assunta con le feste e le cerimonie di ferragosto è assai importante in Sicilia, ricordiamo a riguardo alcune località che organizzano eventi particolari: Palermo con la sfilata dei Cerei, Messina con la processione della Vara, Agrigento con le danze nella Spiaggia di Seccagrande e Trapani con la processione condotta dai marinai vestiti di bianco. Le origini.
Queste giornate di festa raggiungevano il culmine proprio il 15 del mese ed erano così radicate nella mente del popolo che quando la Chiesa raggiunse il dominio fu costretta a rinunciare all'idea di eliminarle, ovviando con una cristianizzazione che nel VI secolo portò alla nascita della celebrazione dell'assunzione in cielo di Maria, festa che per mano di Pio XII divenne un dogma di fede nel 1950. Gli antichi culti Come già detto il mese di Agosto era il capodanno per gli antichi Egizi, e pare lo sia ancora per i copti egiziani. Per i Greci era un mese da dedicare ad Athena. A Roma invece, si festeggiavano i Neptunalia, feste dedicate al dio Nettuno mentre ancor prima a si festeggiavano Ercole Invitto Trionfatore e Diana Aventina. Un'usanza molto bella, vissuta in modo simile anche nel periodo di Yule (periodo di Natale), era quella che vedeva servi e padroni insieme per condividere la festa. L'usanza era quella di recarsi al tempio sull'Aventino e successivamente nei boschi per dei veri e propri pic nic. Oggi Ovviamente anche oggi è possibile assistere a feste e funzioni di vario genere che, a seconda della regione, mutano per giorno ed usanza. Per quanto riguarda l'aspetto religioso, in alcune città della Sicilia si svolgono delle processioni, alcune di queste anche in mare, mentre a Sassari, in Sardegna ci sono i 'candelieri' che per usanza fanno il giro dell'intera città. In tutta Italia è possibile assistere a cerimoniali commemorativi che fondono la tradizione cattolica con quella regionale. Per quello che invece riguarda le feste, oltre ai tipici falò da spiaggia, in diversi paesini di provincia si terranno cavalcate, gare con l'arco e feste dal tipico sapore medievale, in alcuni casi coadiuvate da sagre piene di pietanze prelibate, cavalcate, gare con l'arco e feste dal tipico sapore medievale, in alcuni casi coadiuvate da sagre piene di pietanze prelibate. |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 29 Settembre 2010 06:02 |