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i giochi fanciulleschi |
Scritto da salvatore |
Mercoledì 29 Settembre 2010 09:45 |
I giochi fanciulleschi - 19 agosto 2005 Lettura della nota introduttiva di Totò Mirabile Raccogliere i ricordi dell’infanzia, dei giochi, degli amici e di tanti momenti di vita trascorsa nei luoghi di nascita è stato un piacere per me, perché mi ha dato modo di ricordare con tanta nostalgia la mia fanciullezza tra gli anni '50 e '60 del secolo appena trascorso. Non dimentico mai i giochi con "la tortula" in piazza Santa rosalia e con il pallone in piazza castello. Non c'erano allora i divertimenti e i giochi di oggi ma i bambini erano un pò tutti fantasiosi e molte cose se le creavamo da soli. Non mancava mai la "freccia" per andare a "caccia" di lucertole o di passeri. E' vero che erano altri tempi, ma il divertimento infantile non mancava proprio. Molti erano i giochi con le figurine di attori, con scene dei film di Tarzan, di calciatori e di ciclisti che tenevamo in grande quantità giocandocele o a carte oppure a "sciusciari", cioè a soffiare sulle stesse che, venivano vinte se si riusciva a farle capovolgere. Ricordo il cugino Peppino con il suo cavalluccio a dondolo e l’altro, Rino, con il suo cerchio di legno. Oggi alcuni giovani potranno avere modo di conoscere anche il passato e la storia che fu dei loro padri e dei loro lontani antenati. Ah, se sapessero, o immaginassero minimamente come ci si divertiva e si giocava, appena una cinquantina di anni fa.Tenteremo di raccontarglielo: Lettura della relazione del Prof. Luciano Messina Tenteremo di raccontarglielo! Ha appena detto Totò Mirabile, ma come spiegare che per noi i giocattoli erano preziosi. Per noi avevano un’anima; “ i Pupiddi “ che erano dentro la scatola del “ Vel “ (detersivo in polvere usato dalle madri) si muovevano (con le nostre mani) e parlavano ( con la nostra bocca). La fionda e l’arco costruite con le nostre mani rappresentavano armi vere per cacciare. Ma desidero subito passare a parlare di alcuni dei tanti giochi fanciulleschi del passato, in modo da spiegare ai giovani con quali giochi e come ci si divertiva un tempo non tanto lontano. La fionda. Una volta tutti, o quasi, i bambini si costruivano una fionda, principalmente per cacciare uccelli. Veniva utilizzato un ramo forcuto adeguatamente modellato sul fuoco. Due elastici (ricavati dalle camere d'aria delle ruote delle biciclette o delle automobili) venivano ben legati ai bracci della fionda e ad un pezzetto di pelle che si ricavava da scarpe abbandonate. A lu muru. Dopo aver scelto una parete ben solida e "piena", i giocatori facevano rimbalzare su di essa la moneta o il bottone di taglio, per mandarla/o il più lontano/a possibile. Vinceva quel giocatore che riusciva a far fermare la propria moneta ad un palmo da quella o quelle lanciate dai giocatore precedenti. La posta in gioco veniva stabilita prima di iniziare a giocare. Il numero dei giocatori era vario. La spada. Un giocattolo realizzato direttamente dai bambini era la spada. La spada era costituita da un pezzo di legno ben piallato e appuntito sulla cui estremità veniva attaccato con un chiodo un altro pezzo di legno più corto, da formare una croce. La spada veniva portata infilata tra i passanti dei pantaloni. L'arco. L'arco e le relative frecce venivano costruiti adoperando le stecche di un ombrello non più utilizzabile. Alle estremità della stecca si legava lo spago e l'arma era ben realizzata. Un contenitore di stoffa aveva la funzione della faretra. Gli zufoli. Si utilizzavano gli steli dell'erba primaverile. Si praticava su di essi una fessura con un coltellino (quasi tutti i bambini ne avevano uno) nei pressi del nodulo. Dall'altra parte si soffiava del fiato e, se tutto era stato fatto a regola d'arte, veniva fuori un suono. I pupi d'argilla. Nel periodo natalizio ci si divertiva a realizzare pupi d'argilla per il presepe, rappresentanti pastori, pecorelle, buoi, asini, animali che venivano dipinti con vari colori. Il carro armato. Per costruire il carro armato erano necessari un rocchetto, un elastico, una candela e un fermaglio per capelli. L'elastico, tagliato nella giusta misura, veniva infilato nel foro del rocchetto, passato attraverso il pezzetto di candela e fermato col fermaglio. Veniva fatta girare la candela per far attorcigliare l'elastico. Posto per terra, il carro armato si muoveva, riuscendo a superare anche piccoli ostacoli. Lu Carruzzuni Veniva realizzato allo stesso modo del monopattino. Era, però, più stabile, in quanto aveva una base molto larga e, quindi, si reggeva su tre cuscinetti. Il manubrio era basso, a livello della base, a differenza di quello del monopattino che era alto ad altezza della cintura. Lu pizzu e mazza. Il gioco era costituito da un pezzo di legno cilindrico appuntito ai due lati e da una mazza che si poteva agevolmente impugnare. Dopo avere colpito il pizzo nella sua parte appuntita con la mazza, bisognava lanciarlo il più lontano possibile. L'altro giocatore doveva rilanciare il pizzo con le mani nel punto dove era appoggiata la mazza. Se riusciva a colpire la mazza, le parti dei giocatori venivano invertite. Spacca mattoni. Il gioco si effettuava sui marciapiedi. I giocatori lanciavano in aria una moneta o un bottone. Risultava vincitore colui il quale riusciva a far posare la moneta o il bottone nella parte di congiunzione dei mattoni. La cavallina o a travu longu Un ragazza saltava sull'altro che stava chinato e una volta aver saltato si chinava in modo che l'altro gli potesse saltare. A lu circu Ogni bambino aveva il suo cerchio. Era, forse, il gioco più diffuso. Era costituito da un tondino di ferro circolare o da un cerchione di bicicletta. Il cerchio veniva guidato da un un'asta di metallo appositamente modellata a forma di U. La bravura dei bambini consisteva nel saper guidare bene il loro cerchio, anche ad una certa velocità. Era un modo genuino e spontaneo di fare sport a buon mercato. Sassolini Dopo aver scelto cinque sassolini, se ne prendeva uno e lo si lanciava in aria. Mentre il sassolino lanciato era ancora sospeso, si prendeva da terra un solo sassolino che veniva raccolto con una mano insieme a quello lanciato. In seguito si lanciava nuovamente un sassolino per aria e, questa volta, si raccoglievano da terra altre due pietroline e così via, per tante volte quante erano le pietroline stabilite per il gioco. Alla fine bisognava raccogliere con una sola mano il sassolino lanciato e tutti quelli che erano a terra,. Nel caso ne cadeva uno, il gioco passava ad un altro giocatore. Man mano che le pietroline si prendevano da terra, non bisognava farle toccare tra loro. Fazzoletto Un ragazzo si metteva al centro con un fazzoletto in mano. Due giocatori si avvicinavano a lui e dei due vinceva chi riusciva a prendere il fazzoletto e a scappare senza essere toccato dall'avversario. Pallone di carta o di pezza I bambini erano soliti giocare nelle strade o nelle piazzette del paese con un pallone fatto di carta o di pezze arrotolate e tenute ben strette con un filo di spago. Bastava, quindi, un bel niente per organizzare una partita di calcio tra due gruppi di ragazzi. Zufolo di canna Lo zufolo, strumento musicale artigianale, era costruito utilizzando un pezzo di canna, opportunamente svuotato e dotato di fori che, chiusi o aperti con le dita, servivano a fare emettere suoni di varie tonalità Girandola a quattro punte Costruire una girandola era estremamente facile. Si prendeva un foglio di carta e lo si tagliava in modo da ricavare un quadrato avente un lato di 15 o 20 centimetri (la misura poteva variare a secondo delle esigenze). Fatto questo , si tagliava il foglio diagonalmente avendo cura che il taglio non superasse il centro del foglio. Si formavano così 4 triangoli uniti tra di loro al vertice Prendendo il lembo di ogni triangolo (in senso orario) lo si doveva spostare al centro in modo da formare un’elica Cerbottana La cerbottana era facile da costruirsi. Si prendeva una sezione di canna o di tubo nel quale veniva introdotto il “proiettile”, cioè carta arrotolata a cono, che veniva poi espulso soffiando con forza. In mancanza di canna o tubo , veniva creato un cartoncino a forma cilindrica che serviva allo stesso scopo. Il gioco diveniva pericoloso quando la punta del“proiettile” era fornito di spillo. |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 29 Settembre 2010 10:11 |