Att. Museo Mirabile
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I Cinquanta Libri |
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Scritto da salvatore |
Giovedì 30 Settembre 2010 17:23 |
OFFICINA La camera dei lavori, era una stanza adiacente la stalla o il magazzino, dove si svolgevano i lavori di casa sia maschili che femminili. All’interno, la donna faceva il lavaggio delle stoviglie, il bucato, il cucito, il ricamo, l’igiene della persona, ecc. L’uomo invece usava la stanza dei lavori per le piccole riparazioni, come aggiustare una sedia, rammentare una bisaccia, riparare una cesta, ecc. Quella che però era più sacrificata nella stanza dei lavori era la donna, perché trascorreva lì la maggior parte della sua vita. Per le pulizie occorreva tanta acqua, però non c’era acqua corrente, nessun detersivo, nessuna lavatrice. Eppure, i nostri antenati pulivano e lavavano. Il lavaggio delle stoviglie avveniva inumidendo un vecchio strofinaccio che si passava nella cenere ripulita dai pezzetti di carbone. Lo strofinaccio così intriso veniva passato sulle stoviglie già immerse nell’acqua ancora calda della cottura della pasta. Si procedeva quindi al risciacquo. Le pentole di rame, invece, venivano ripulite con aceto o limone e con sale fregato leggermente. Subito dopo pulito il recipiente di rame veniva asciugato e appeso. Il bucato veniva portato a lavare al fiume. Qui veniva bagnato, insaponato, sciacquato e infine riportato a casa e messo nella tinozza piena di acqua calda con dentro la cenere dove si lasciava per tutta la notte. Oggetti esposti:
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Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Ottobre 2010 18:21 |